Il mio nome è Lorenzo e mi piacciono molto gli animali acquatici, in particolare gli squali, per questo il mio racconto parla proprio di loro!
PS: la forma che ho scelto è simile a quella di un soggetto cinematografico visto che amo i film.
PRIMA
PARTE
Nel profondo
del mare, dove gli uomini non possono arrivare, esiste una città
minacciata da forze oscure.
Il nome di
questa città è Squalolandia, qui vivono tutti gli squali e un
gruppo di essi sono scelti apposta dal Re per difendere l'intera
comunità.
Il nome del
loro gruppo è “gli squali bianchi”, i loro nomi sono: Gordon,
Sauro, Rolfo, Eracolo, Lorenzo, Mat, Flip, Bronk e Cait.
Questi squali
sono i più forti, i più veloci e i più intelligenti, ma anche
loro alcune volte commettono errori molto gravi, che scopriremo
procedendo con la nostra storia.
Gli squali
bianchi erano stati scelti da Re Reginal catturato e trasformato in
pietra dai granchi e dai pesciragno.
Reginal
governava il regno con serietà e in modo onesto, e dalla sua
scomparsa tutta Squalolandia andò nel panico.
SECONDA
PARTE
L'unico punto
in cui si vedeva la sabbia era la famosa base dei granchi e
pesciragno.
Un giorno
dalla base uscirono prima i pesciragno e poi i granchi, marciarono
per andare a conquistare le ultime due città prima della fine di
Squalolandia.
La loro
strategia di battaglia era così forte che nessuno poteva
eguagliarla.
Conquistarono
tutte e due le città come se per loro fosse stato solamente un
gioco. Avevano deciso quale sarebbe stato il loro prossimo passo da
compiere: distruggere Squalolandia.
Quando
arrivarono si misero nella posizione della battaglia e cominciarono a
distruggere a tutto spiano.
Il gruppo
degli squali bianchi cercò di pensare ad un piano molto velocemente,
ma Cait con la sua presunzione e la sua rabbia partì alla carica
senza dire la parola magica (che avrebbe fatto comparire una lancia)
e totalmente disarmato si buttò nella mischia.
Con un colpo
venne trasformato in pietra.
TERZA
PARTE
Gli
amici di Cait andarono subito ad aiutarlo. Si divisero: quattro
andarono a combattere mentre gli altri quattro andarono ad aiutare
Cait, lo portarono alla base operativa dove lo adagiarono sul letto e
si presero cura di lui.
Gli
altri quattro squali che stavano combattendo tornarono alla base
privi di forze. Uno di loro, Rolfo, pensava alla città e a quanto la
amava, non poteva sopportare che venisse distrutta, allora disse ai
suoi compagni di scappare perché lui aveva deciso di sacrificarsi
per salvare tutti.
Quando
il gruppo se ne andò, Rolfo si lanciò contro i pesciragno e con una
lancia si trafisse il cuore, era quello l'unico modo per far
esplodere la lancia.
Qualche
minuto dopo ci fu un'enorme esplosione e molti granchi e pesciragno
morirono.
Le
ultime parole di Rolfo lo squalo-eroe erano state:
“Per
il mio gruppo e per la mia città!”
Gli
ultimi pesciragno e granchi rimasti, che erano comunque molti,
tornarono alla base credendo di aver vinto, ma non era affatto così!
QUARTA
PARTE
I
pesciragno quando furono alla base, al sicuro, vennero convocati dal
Re Pesceragno, perché voleva sapere se avessero compiuto la loro
missione.
Loro
risposero con un sorriso maligno.
Granchi
e pesciragno insieme al loro re tornarono sul luogo dell'accaduto per
vedere se tutto andasse bene.
All'improvviso
un granchio disse:
“Adesso
che non c'è più niente da distruggere chi comanderà?”
Senza
pensarci su neanche un istante i pesciragno risposero:
“Noi!”
Bastò
questo a scatenare una tremenda battaglia tra le due specie, e di
questo ne approfittarono gli squali bianchi che, carichi com'erano
di rabbia, sbaragliarono i due eserciti con facilità.
Ma
non era ancora finita, purtroppo, dovevano ancora sconfiggere il
terribile Re dei pesciragni.
Una
volta sistemato lui tutto sarebbe ritornato alla normalità.
QUINTA
PARTE
Gli
squali bianchi si lanciarono all'attacco della base dei pesciragno e
lì trovarono il loro Re.
La
battaglia cominciò e Flip e Bronk vennero schiantati contro le mura
della torre.
Allora
i loro amici agilmente schivarono gli attacchi del Re Pesceragno con
le lance lo colpirono in mezzo agli occhi e lui accecato perse la
direzione.
Gli
squali ne approfittarono e lo colpirono senza pietà, finché non
esplose.
Tutte
le anime trasformate in pietra tornarono nei loro corpi e con il
passare del tempo ricostruirono la città marina.
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