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sabato 6 luglio 2013

LA CITTA' MARINA di Lorenzo B.

Il mio nome è Lorenzo e mi piacciono molto gli animali acquatici, in particolare gli squali, per questo il mio racconto parla proprio di loro! 
PS: la forma che ho scelto è simile a quella di un soggetto cinematografico visto che amo i film.




PRIMA PARTE
Nel profondo del mare, dove gli uomini non possono arrivare, esiste una città minacciata da forze oscure.
Il nome di questa città è Squalolandia, qui vivono tutti gli squali e un gruppo di essi sono scelti apposta dal Re per difendere l'intera comunità.
Il nome del loro gruppo è “gli squali bianchi”, i loro nomi sono: Gordon, Sauro, Rolfo, Eracolo, Lorenzo, Mat, Flip, Bronk e Cait.
Questi squali sono i più forti, i più veloci e i più intelligenti, ma anche loro alcune volte commettono errori molto gravi, che scopriremo procedendo con la nostra storia.
Gli squali bianchi erano stati scelti da Re Reginal catturato e trasformato in pietra dai granchi e dai pesciragno.
Reginal governava il regno con serietà e in modo onesto, e dalla sua scomparsa tutta Squalolandia andò nel panico.

SECONDA PARTE
L'unico punto in cui si vedeva la sabbia era la famosa base dei granchi e pesciragno.
Un giorno dalla base uscirono prima i pesciragno e poi i granchi, marciarono per andare a conquistare le ultime due città prima della fine di Squalolandia.
La loro strategia di battaglia era così forte che nessuno poteva eguagliarla.
Conquistarono tutte e due le città come se per loro fosse stato solamente un gioco. Avevano deciso quale sarebbe stato il loro prossimo passo da compiere: distruggere Squalolandia.
Quando arrivarono si misero nella posizione della battaglia e cominciarono a distruggere a tutto spiano.
Il gruppo degli squali bianchi cercò di pensare ad un piano molto velocemente, ma Cait con la sua presunzione e la sua rabbia partì alla carica senza dire la parola magica (che avrebbe fatto comparire una lancia) e totalmente disarmato si buttò nella mischia.
Con un colpo venne trasformato in pietra.

TERZA PARTE
Gli amici di Cait andarono subito ad aiutarlo. Si divisero: quattro andarono a combattere mentre gli altri quattro andarono ad aiutare Cait, lo portarono alla base operativa dove lo adagiarono sul letto e si presero cura di lui.
Gli altri quattro squali che stavano combattendo tornarono alla base privi di forze. Uno di loro, Rolfo, pensava alla città e a quanto la amava, non poteva sopportare che venisse distrutta, allora disse ai suoi compagni di scappare perché lui aveva deciso di sacrificarsi per salvare tutti.
Quando il gruppo se ne andò, Rolfo si lanciò contro i pesciragno e con una lancia si trafisse il cuore, era quello l'unico modo per far esplodere la lancia.
Qualche minuto dopo ci fu un'enorme esplosione e molti granchi e pesciragno morirono.
Le ultime parole di Rolfo lo squalo-eroe erano state: 
Per il mio gruppo e per la mia città!”
Gli ultimi pesciragno e granchi rimasti, che erano comunque molti, tornarono alla base credendo di aver vinto, ma non era affatto così!


QUARTA PARTE
I pesciragno quando furono alla base, al sicuro, vennero convocati dal Re Pesceragno, perché voleva sapere se avessero compiuto la loro missione.
Loro risposero con un sorriso maligno.
Granchi e pesciragno insieme al loro re tornarono sul luogo dell'accaduto per vedere se tutto andasse bene.
All'improvviso un granchio disse: 
Adesso che non c'è più niente da distruggere chi comanderà?”
Senza pensarci su neanche un istante i pesciragno risposero: 
Noi!”
Bastò questo a scatenare una tremenda battaglia tra le due specie, e di questo ne approfittarono gli squali bianchi che, carichi com'erano di rabbia, sbaragliarono i due eserciti con facilità.
Ma non era ancora finita, purtroppo, dovevano ancora sconfiggere il terribile Re dei pesciragni.
Una volta sistemato lui tutto sarebbe ritornato alla normalità.

QUINTA PARTE
Gli squali bianchi si lanciarono all'attacco della base dei pesciragno e lì trovarono il loro Re.
La battaglia cominciò e Flip e Bronk vennero schiantati contro le mura della torre.
Allora i loro amici agilmente schivarono gli attacchi del Re Pesceragno con le lance lo colpirono in mezzo agli occhi e lui accecato perse la direzione.
Gli squali ne approfittarono e lo colpirono senza pietà, finché non esplose.
Tutte le anime trasformate in pietra tornarono nei loro corpi e con il passare del tempo ricostruirono la città marina.

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