BENVENUTI A TUTTI!

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Siamo la 2^ F della Scuola Media di Agnosine, in provincia di Brescia, e questo è il nostro blog! Lo abbiamo creato perché vogliamo condividere con altri ragazzi le nostre storie, le nostre riflessioni e le cose belle e brutte che ci capitano...

lunedì 27 febbraio 2012

LIBERA COME IL VENTO!



Ciao a tutti  visitatori del nostro blog,
io sono Sara e oggi vi parlerò di una sport, secondo me, fantastico: l’equitazione!
Amo gli animale, in particolare i cavalli, ed è  per questo che pratico questo sport da tre anni.
L’equitazione è una delle attività più antiche a cui si è dedicato l’uomo, un'attività che ti fa stare all’aria aperta a contatto con un animale stupendo e possente: il cavallo.
Un animale fiero e sicuro di sé, un animale stupendo che quando galoppa nessuno più lo ferma, ma ora vi parlerò della mia esperienza...
il cavallo che monto da più o meno un anno si chiama Azfar ed è un arabo di circa quindici anni, non è mio, appartiene al piccolo maneggio dove mi alleno, ma mi piacerebbe tanto averne uno .
La cosa che più amo di lui sono i suoi occhi che trasmettono vari sentimenti quando ci guardiamo; mi piace studiare il suo sguardo prima di cavalcarlo. Spesso dopo la mia galoppata lo ringrazio, gli faccio i complimenti e non gli faccio mancare mai qualche leccornia!
Con lui amo galoppare, quando senti l’aria fra i capelli e vai veloce come il vento e vorresti che questa galoppata non finisse mai; e io sopra di lui penso: ”Vai piccolo Azfar, corri come il vento! “ e sembriamo fonderci in un‘unica creatura.
 L’equitazione, secondo me, è uno sport di squadra tra te e il tuo amico a quattro zampe, non puoi avere paura quando lo cavalchi, perché se tu hai paura gliela trasmetti e lui si spaventa al minimo rumore. Invece devi avere la forza di digli quello che vuoi che faccia: insieme si è un’unica squadra!
Bisogna anche avere la fiducia reciproca e non temere mai un ostacolo, grande o piccolo che sia, lasciare fare al proprio cavallo e affidarsi a lui, è questo che conta.
Amo i cavalli perché loro capiscono sei hai paura, se sei sicuro di te, e sono creature magnifiche, selvagge, spiriti liberi… che mai nessuno potrà ingabbiare.
E proprio per la mia passione che l’anno prossimo frequenterò una scuola che mi insegnerà la zootecnia, ovvero sugli animali, perché il mio più grande sogno è di aprire un maneggio, per ora questa è solo una speranza, ma presto, lo sento, diventerà realtà.         

lunedì 20 febbraio 2012

IL CARNEVALE

Carnevale è la festa di tutti!!!





Pulcinella, Arlecchino, Colombina, Balanzone, Brigella, Pantalone…
Che cosa vi fanno venire in mente?!
Su forza, qualcosa Vi ricorderanno!

Questi nomi buffi che sprigionano allegria, voglia di festa, di scherzi... Coriandoli! Stelle Filanti!

Ma dai si sente anche nell’aria che è ora di festeggiare il CARNEVALE!!! 

Un carnevale pieno di felicità, con la voglia di sorridere… E’ una festa che può sembrare simile ad Halloween, ma in realtà hanno origini completamente diverse.Tutti (bambini,ragazzi,adulti,anziani...) non attendiamo altro che l’arrivo del 19 febbraio 2012.  I bambini e le bambine avranno già preparato da un po’ il loro “costume” di carnevale a seconda delle preferenze, ma anche a seconda del “tema” proposto per l’anno (es.quest’anno il tema è: il Settecento).

Anche qui, nei nostri piccoli paesini (Agnosine e Bione) i preparativi per la festa sono già iniziati: c’è chi fa rifornimento di coriandoli, chi di stelle filanti, ma anche di bombolette di schiuma bianca e quelle colorate, maschere stravaganti di tutti i tipi e…

Come ho fatto a dimenticarmele a CARNEVALE non possono mancare: le frittelle e le lattughe!
Altrimenti  che carnevale è?

Scusate, ma a voi piacciono di più le frittelle o le lattughe? Ho fatto un sondaggio per trovare una risponda a questa domanda e si è scoperto che su ventun alunni a 13 piacciono le frittelle e a 7 le lattughe…

E voi cosa preferite? Io nel dubbio le mangio tutte e due... e mi raccomando durante la festa divertitevi e ricordate che...

  A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE !!!

Allegra B.

lunedì 13 febbraio 2012

NEVE, CARA NEVE



Neve, la mia tanto cara e amata neve finalmente anche nel mio paese è arrivata!
Ho sempre pensato che sia meglio non averla piuttosto che averla artificiale o chimica. Sulle piste da sci  viene volutamente sparata in modo che i turisti possano  divertirsi praticando sport come lo sci o lo snowboard, e la cosa preoccupante è che in quest’ ultimo mese ci sono state delle nevicate chimiche in pianura padana e nelle zone limitrofe.

La neve potremmo chiamarla come una fantastica follia del tempo perché riesce a far sognare grandi e piccini, sa unire le famiglie per creare il pupazzo di neve e rievoca i ricordi degli anni passati e dell’infanzia alle persone più anziane. La neve crea paesaggi fantastici e romantici.

La neve ci fa accorgere del passaggio di stagione, dal malinconico e triste autunno al felice e caloroso anche se freddo inverno. La neve sa creare magiche creature con i suoi  fiocchi, e la sua fredda temperatura crea fantastici ricami con i cristalli di ghiaccio. Nella maggior parte dei casi i film più romantici vengono girati in luoghi in cui c’è la neve come sfondo perché crea un’atmosfera unica. Fin dai tempi dei nonni la neve c’è sempre stata però in diverse quantità: una volta ce n’era molta di più e ricopriva abbondantemente le strade e i tetti delle case, mentre ora ce n’è solo una “spolverata” e questo fa rabbia a noi studenti che cerchiamo nella neve un alleato per non andare a scuola e per rimanere in giro con i nostri amici.                                 
Mi ricordo ancora benissimo quando da piccola  andavo con la tuta da sci, guanti e berretto a “bobbare”(cioè andare con lo slittino) con mia cugina nel prato del vicino che per mia fortuna aveva una buona pendenza.        Mi rivedo ancora scendere dalla discesa, in due sullo stesso bob, per poi finire a schiantarci contro l’albero, oppure fare le gare di velocità tra noi due e infine dissetarsi con una granita di neve. Per me era solo un divertimento mentre per chi lo fa di professione è una vera e propria passione. Gli unici pericoli sono quelli delle cadute o delle terribili valanghe, che se si arriva al momento inopportuno, una spensierata gita sulla neve può trasformarsi in una tragedia.

Era molto bello sfidarci per creare il pupazzo di neve più fantasioso, anche se finivamo sempre col farlo insieme perché “l’unione fa la forza” e lavorare insieme è più divertente .                                            

I pupazzi non uscivano  benissimo e si scioglievano in fretta, l’importante però era divertirsi. Ogni pupazzo di neve conteneva sentimenti simili, ma diversi perché ogni bambino è diverso dagli altri. Cercavamo di abbellirli con una carota per il naso, i bottoncini per il cappotto, la sciarpa per non fargli prendere la tosse, un pupazzo solo di neve ghiacciata sarebbe stato un po’ triste e non è questo lo spirito.
Il gioco che si faceva di più, ma da me il più odiato, è palle di neve.  Detesto quando la neve ghiacciata mi entra nel giubbino e mi bagna la schiena, o quando mi entra nelle orecchie o mi arriva una palla di neve in faccia.
Nonostante il  freddo  sarebbe bellissimo veder scendere fiocchi di neve tutto il giorno, ma questo non è possibile; sarebbe forse un po’ ripetitivo, ma bello.
Sono molto fortunata ad abitare in un paese in cui ogni tanto nevica, è davvero inspiegabile la gioia che mi dà!  È un mio sogno che almeno un giorno nella vita, se possibile proprio il giorno del mio compleanno, tutto il mondo potesse ammirare il candore della neve appena caduta dal cielo.

La sensazione più bella che una persona possa provare è svegliarsi la mattina con il davanzale e tutto il paese ricoperto di neve. Per me è una gioia mentre per le persone che non hanno una casa la neve è una vera e propria sofferenza, arrivano anche a morirne. Inoltre la neve crea disagi ai trasporti, e mi dispiace per chi deve andare a lavorare, ma è davvero divertente camminare nella neve, mi ricorda molto i cosacchi.
Io sono felice ma lo saranno meno quelle persone che di notte o la mattina presto devono partire per attraversare le strade del paese  con lo “spargisale” o con il trattore a spalare la i cumuli di neve.

La neve è bella perchè è bianca, ma bianca come nessuna altra cosa può esserlo; appena caduta quando brilla il sole nell'aria tersa di una mattina di montagna, chi l'ha vista sa che quel bianco è ineguagliabile, e dona a tutto una sensazione di pulizia e candore.                                                 
La neve puo' infine anche essere colorata: in una giornata di sole con il cielo azzurro assume tutte le tonalita' dal bianco al blu; al tromonto si riveste di bellissime tonalità calde.  
La neve può cadere fin quasi al suolo prima di sciogliersi e trasformarsi in pioggia. Come quando cadeva pioggia sulle strade di New York mentre le guardie addette alla sicurezza sulla sommità dell'Empire State Building si tiravano l'un altra palle di neve. Ulteriore prova che tirarsi le palle di neve non è una cosa che fanno solo i bambini.

La neve è fredda ma quel suo candore dà un senso di calore anche nelle giornate più fredde.
Io concludo nella speranza che nei prossimi giorni, settimane o mesi ci sia almeno un po’ si neve, per la mia felicità e di chi la pensa come me.


Francesca B.



POESIA sulla NEVE                                                                                                                                                                  Che gioia e felicità
siamo proprio in una realtà
una stupenda armonia
che dona a tutti allegria
un paesaggio stupefacente
che rimane sempre nella mente.
La neve è proprio la protagonista
e che a creare questo paesaggio diventa un’artista …
Anche se la neve è bella da vedere
a molti crea tanto dispiacere
perché crea molti danni
e crea a tutti affanni.
Se per  altri è una cosa orrenda,
per me è una cosa stupenda .
Montagne, vallate
Non saranno mai dimenticate …
Tutto questo è un paradiso
che dona a tutti un grande sorriso.
Un ricordo, un momento
… che bella la freschezza del vento.
Anche se il freddo è intenso
Non saprei spiegare cosa penso
È un’emozione unica e meravigliosa
Che si potrebbe definire grandiosa …
Alberi e cespugli: sono tutti innevati
Mentre noi siamo appena arrivati
A vivere in questo grande paese,
che si traveste ogni mese
in inverno: sculture di ghiaccio
eh si, il ghiaccio crea delle vere e proprie opere d’arte
paesi innevati e stalagmiti
ci mostrano spettacoli infiniti …
Ecco la poesia che dona a tutti tanta allegria
Ma quest’infinità di parole finiranno
E ci porteranno a sperare il prossimo anno.
Qui il paesaggio innevato
Che solo i più fortunati lo hanno sognato.
Soffice e candida neve
Che porta a un paesaggio …
… SPETTACOLARE!

Chiara V.

giovedì 9 febbraio 2012

IL RUGBY

Rugby Italia


Le radici del rugby sono molto antiche: ricorda antichi giochi greci e romani, anche se prende questo nome solo nel 1700 circa e sembra sia l'invenzione di un macellaio inglese.
Il rugby  è uno sport che si pratica anche qui in Italia all'incirca da inizio novecento.
Da noi non è mai nata una “mania” per questo bellissimo sport; io penso che non riscuota grande successo perchè non ha mai portato (a differenza di altri sport) un grande giro di denaro.
E' uno sport che si basa su un apparente assurdo: per ottenere punti  bisogna portare la palla in avanti, alla linea di meta, potendola passare ai propri compagni solo all'indietro.
I mass-media non lo pubblicizzano e in questo modo la gente non lo conosce; si creano quei falsi “miti” per cui si crede sia uno sport violento.
Ma il rugby non è uno sport violento; io lo definirei uno sport duro, perchè è uno sport in cui il contrasto fisico è continuo, ma con grande rispetto dell'avversario. In una partita di rugby non si può essere violenti e scorretti, gli arbitri sanzionano immediatamente questo tipo di comportamento.
Se tieni un comportamento non sportivo gli avversari hanno molte opportunità (mischie e raggruppamenti) per farti veramente male quindi tutti stanno molto attenti a non trovarsi in simili situazioni.
Grazie a questo atteggiamento di sportività si crea un clima di reciproco rispetto tra i giocatori, l'arbitro ed il pubblico.
Finita la partita non si hanno più avversari ma amici che hanno lo stesso amore per questo sport, siano essi giocatori, pubblico o arbitri.
Un incontro di rugby si compone di tre tempi: due giocati sul campo ed uno giocato nella foresteria della squadra di casa dove tutti insieme, spesso anche con il pubblico, si mangia e si scherza in allegra compagnia.
Io pratico questo sport perchè è un positivo stile di vita che ti porta ad apprezzare il gioco di squadra e apprezzare gli altri, rendendoti parte di una squadra ed a essere un unico corpo in campo; inoltre ti aiuta a tirare fuori la grinta e a metterti in gioco nel campo ma anche con gli altri.
Quest' ultima frase che scrivo è per tutti coloro che non conoscono e che non praticano questo sport ed è un ricordo per chi lo pratica o lo conosce: il rugby non è violento, ma è un gioco rude giocato da gentiluomini!

(Giorgio Edoardo C.)