La sera del 10 giugno 2011, presso l’Aula Magna della Scuola Secondaria di 1°Grado di Agnosine, alla presenza di un folto pubblico, ha avuto luogo la presentazione del libro “Che Storia!”, raccolta di racconti realizzati dai ragazzi della 2^F nell’ambito del laboratorio di narrazione “Neverland, dove vivono le Storie”.
Se scrivere il libro è stata un’esperienza elettrizzante, prepararne la presentazione si è rivelata essere un’ulteriore occasione di impegno, ma anche di grande allegria, di divertimento e di intense emozioni finalizzate alla buona riuscita della serata.
Che agitazione la sera della presentazione! Eravamo, io ed i ragazzi, desiderosi di fare bella figura con il pubblico presente, con i genitori, con il Dirigente Scolastico, con gli insegnanti e, soprattutto, con Barbara Favaro, la curatrice del progetto che, fino all’ultimo, è stata volutamente tenuta all’oscuro di tutto ciò che sarebbe successo nel corso della serata, nel tentativo, affettuoso e sincero, di dirle, in modo speciale, il nostro …GRAZIE!
Abbiamo voluto considerare la serata di presentazione come un momento di festa, e poiché non c’è festa senza musica, la serata non poteva iniziare che con una canzone. Senza la presunzione di essere cantanti e ballerini, ci siamo lasciati trasportare dall’entusiasmo e, sulle note di “Non ci sono più parcheggi” (canzone che è divenuta l’inno della classe e che ha accompagnato, nel corso dell’anno scolastico, tanti momenti vissuti insieme) di Emanuele Bocci, abbiamo dato il via alla serata in modo spiritoso, senza timore. Tanto i ragazzi dovevano dimostrare, soprattutto, di essere degli Scrittori, ed il libro, in tal senso, era lì, concretamente, a dimostrarlo.
Dopo la presentazione dei sei racconti, la lettura dei passi più significativi e dei commenti inerenti all’esperienza dello Scrivere, a cura dei giovani e simpaticissimi Scrittori, si sono susseguiti i dovuti e sinceri ringraziamenti.
La serata, infatti, è riuscita ed è stata magica grazie anche all’intrecciarsi di rapporti collaborativi e proficui tra la sottoscritta ed alcuni colleghi estremamente generosi e disponibili. Ringrazio ancora di cuore la Prof.ssa Emanuela Lupo che ha contribuito con il suo preziosissimo supporto tecnico, predisponendo la presentazione in Power Point, il Prof. Gabriele Palma che ha accompagnato le letture tratte dai racconti con appropriati e splendidi accompagnamenti musicali, il Prof. Dario Bellini, regista della serata, che ha provveduto, nel corso delle ultime settimane di lavoro in classe, a far inserire, nelle scatole utilizzate per riporre le scarpe, la riproduzione, in miniatura, dei personaggi dei racconti, realizzando così una prospettiva decisamente accattivante ed insolita per la “lettura visiva “delle Storie. Grazie anche alla Prof.ssa Maria Carmela Spedicato che ha creato uno splendido bouquet di fiori in carta che hanno abbellito l’Aula Magna. Un grazie ancora a tutti quelli che hanno contribuito affinché la pubblicazione del libro potesse realizzarsi e a tutti coloro che hanno partecipato con il loro supporto pratico e morale alla buona riuscita della presentazione.
La serata che era iniziata con la musica, dopo la consegna dei libri alle Autorità presenti ed agli Sponsor, con la musica si è conclusa: sulle note di Mamma mia, trasformata per l’occasione in Scuola Mia, cantata da Francesca Boniotti, accompagnata dai suoi compagni, la sottoscritta, la 2F e Barbara Favaro, si sono congedati dal pubblico con l’augurio, di rivederci a giugno 2012… per la presentazione di una nuova pubblicazione!
Che Storia!
Un affettuosissimo saluto a tutti ed un augurio per delle splendide vacanze!
Prof.ssa Claudia Benaglia
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La festa per il libro “Che Storia!”, scritto da noi ragazzi della 2^ F con l’aiuto della nostra profe Claudia Benaglia e della scrittrice Barbara Favaro, a mio parere è stato un successo!!!!
Certo l’emozione era tanta, ma credo che anche le persone che erano lì a vederci si siano emozionate, perché credo che ognuno di noi abbia espresso quello che sentiva quella sera.
Credo che la parola più adatta per descrivere le emozioni di tutti noi in quella serata sia: FELICITA’.
In quella stanza, quella sera, è stata fatta una cosa bella, una cosa che merita felicità.
E anche chi non era presente, spero che riesca a sentire le nostre emozioni con la lettura del nostro libro, perché anche se questo ci è costato tempo e fatica, io non dimenticherò mai le emozioni belle che ho provato quando l’ho scritto e spero di trasmettere altrettanto a chi lo leggerà e cioè: FELICITA’.
Giulia
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